Il coronavirus ha diviso l’Italia in tre: zona rossa, zona gialla e resto del mondo.
Scuole chiuse, eventi di formazione, sportivi e culturali che saltano, aziende che promuovono lo smart working.
E noi freelance in che zona siamo?
La maggior parte dei libero professionisti che frequento lavorano nell’ambito della comunicazione, della formazione, dello spettacolo e cultura (come me).
La situazione non è facile e si prospetta un periodo di grande fatica per tutti.
Occorre rimanere lucidi, centrati, mettersi a disposizione di chi è colpito duramente (nella salute o nelle abitudini) da questa emergenza e pensare a come far conoscere il proprio valore professionale.
Esistono moltissime persone che se gli salta una consulenza o un progetto rischiano il collasso prima di altri perché scarsamente tutelati.
Io sono ottimista per natura e voglio trasformare la crisi in opportunità.
- Opportunità per far conoscere il mio lavoro;
- Opportunità per rendermi utile a chi ora è murato in casa.
Ormai da anni, faccio consulenza su misura su skype e aiuto le persone a trovare i contenuti del proprio sito o dei canali social e a narrarsi online in modo autentico e efficace: ho quindi pensato che questo è il momento giusto per mostrare quanto sia efficace il lavoro a distanza e che dobbiamo affidarci a professionisti seri e competenti se vogliamo fare bene qualcosa che non conosciamo. Continua a leggere