La responsabilità delle nostre parole, l’abito che indossiamo
Una donna viene uccisa e il suo cadavere rimane occultato per più di 10 giorni dall’uomo che ha respinto e che considerava solo un amico: alcuni giornali lo definiscono un “gigante buono” e parlano di “equivoco” che ne ha scatenato il gesto assolutamente non premeditato.
L’ex inquilina dell’appartamento in cui vivo viene a ritirare della posta, le chiedo della nuova casa e senza vergogna mi risponde che sta bene perché è un palazzo tranquillo, sono tutti italiani (e questo lo ripete 3 volte) e non c’è nessun extracomunitario.
Le lancio un’occhiataccia e si giustifica dicendo che lei è meridionale, che non è razzista ma che un palazzo tranquillo è meglio. Continua a leggere