Suggerimenti e tecniche per narrarsi online.

Il valore non percepito nell’economia della conoscenza digitale

Sei blogger diciamo da 9 anni.

Non vuole dire niente: aprirsi un blog è molto più facile ed economico che cambiare pettinatura quindi potenzialmente possiamo essere tutti blogger.

Sei blogger diciamo da 9 anni, lavori nel web diciamo da 12 anni, hai una laurea diciamo in Lettere Moderne e un Master diciamo in Comunicazione e Informatica. Continua a leggere

Una policy per il profilo personale su Facebook

Ci stavo pensando da un po’ di tempo. Mi sono iscritta a Facebook molto presto, senza sapere bene come gestirlo e – essendo blogger da prima di avere il profilo – la mia gestione delle richieste d’amicizia (amici digitali, quotidiani, di lunga data, contatti professionali) è stata, fin da subito, molto disordinata.

Nel 2014 mi sono ritrovata ad avere all’attivo quasi 2000 amici sul mio profilo personale, alcuni dei quali sono stati diligentemente inseriti in liste. Ho poi creato, nel tempo, una pagina dedicata al mio blog Panzallaria.

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Web e tecnologie alle elementari: intervista a Caterina Moscetti

Il web mette in circolo idee, pratiche educative, riflessioni e stimoli per la crescita e l’innovazione. Il web è entrato nella didattica di classe come strumento di conoscenza e di  condivisione, come una finestra sempre aperta sul mondo; non ha sostituito i tradizionali canali di ricerca ma li ha integrati e resi più articolati ed attuali. Continua a leggere

Social Network: dipendenza, disintossicazione, giusto mezzo

Ieri ho letto questa bellissima intervista ad Alex Giordano che riflette criticamente sulla Social Innovation e sul suo rapporto con i Social Network, reduce da una “disintossicazione” di 3 mesi e mi sono messa a pensare al rapporto che ciascuno di noi ha con Facebook, Twitter e tutti i canali di condivisione digitale che oggi fanno parte del nostro quotidiano. Un’affermazione di Alex continua a martellarmi nella testa:

Tra tanta enfasi della socialità in realtà quello che ci piace celebrare sono solo “ipotesi di relazione”. Stiamo preferendo la pornografia alla sensualità, in un’orgia evolutiva al ribasso: abbiamo tecnologiche e strumenti che utilizziamo per scimmiottare quello che già esiste, per far peggio quello che altri strumenti anche primitivi facevano già piuttosto che metterci tutti a studiare come questi strumenti possano migliorare la nostra condizione umana”.

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Contribuisci a scrivere un decalogo per l’uso di web e social media in famiglia

Il 7 e 8 maggio 2014, alle 17, sono previsti gli ultimi due incontri del Laboratorio 1 di Generazioni Internet, finalizzato a co-costruire un patto intergenerazionale per l’uso consapevole e efficace di Web attraverso Tablet e Smartphone. Continua a leggere

Media Specialist su Twitter: anche Panzallaria in classifica

Stamattina la mia migliore amica mi scrive e mi dice “Potevi dirmelo che sei in classifica!” e io faccio “Ma quale classifica?” E scopro che niente, sono in una classifica, una classifica dei Media Specialist su Twitter.

Onoratissima, perché vengo subito dopo alcuni mostri sacri.

La classifica è qui ed è stata redatta da Data Media Hub  Continua a leggere

Le Piazze d’Italia: non aspettatevi l’intervallo

Un video dedicato alle piazze italiane. Ma non pensate di trovare le immagini da “intervallo” a cui siamo abituati quando si parla di piazze e monumenti del nostro Paese.

Non si tratta di un video patinato ma di un modo nuovo per raccontare – a 360 gradi – la nostra Italia a chi la visiterà, a chi ne apprezza non solo l’aspetto monumentale ma anche l’atmosfera umana che si respira.

Perché quando pensiamo a un viaggio, di rado vediamo solo i luoghi in cui siamo stati; molto più spesso ci concentriamo sulle storie che raccontano quei luoghi, sulle persone che abbiamo incontrato, sulla vita che scorre e che – anche solo per un attimo – è stata parte della nostra esperienza.

Mikaela Bandini di Can’t Forget Italy, pur vivendo in Italia da molti anni, non ha perso la sua stupefazione di turista, di persona che è arrivata all’Italia dal Sudafrica e che ora vive a Matera.

E questa stupefazione, la voglia di narrare una storia fatta di tante storie e piazze, si traduce nel progetto Digital Diary of Italy e in questo “Piazze d’Italia” commissionato da Enit e le cui musiche sono state composte da Paolo Fresu.

Ecco alcune delle cose che Mikaela scrive, per presentare il progetto:

“Piazze d’Italia è un progetto di comunicazione visiva collettivo realizzato da 10 video maker, italiani e stranieri che nell’arco di 5 settimane hanno attraversato più di 40 piazze italiane, da Nord a Sud, raccogliendo su video storie di vita autentica, spezzoni di realtà quotidiana dove protagonisti sono i cittadini comuni e turisti di passaggio.
Il materiale è stato confezionato dalla nostra piccola agenzia con base a Matera, in un linguaggio informale, accompagnato dal ritmo accelerato del brano ‘Fuga’, composto ed eseguito dal musicista sardo Paolo Fresu che si è prestato come testimonial per la nostra campagna. Il video si chiude con la voce dello straordinario Giancarlo Giannini che pronuncia l’espressione: ‘Made in Italy’.

 

Da straniera (nata e cresciuta a Città del Capo, Sud Africa) che vive in Italia, credo che gli italiani sottovalutino enormemente il fascino che esercitano sul resto del mondo.
Che a me piace per tantissimi motivi ma anche perché è la prima campagna dell’Enit in copyleft.
Cosa significa? E’ sempre Mikaela a raccontarlo:
La nostra filosofia, basata sull’incentivare la riproduzione e la condivisione delle immagini e dei materiali di comunicazione turistica, la facciamo adottare anche ai nostri clienti, perlopiù enti pubblici, impegnandoli ad applicare la licenza Creative Commons NC per i prodotti di comunicazione. In termini pratici, si traduce in un libero utilizzo di tutto il materiale che produciamo: anziche vietare la riproduzione, cerchiamo di favorire lo scambio e la condivisione delle foto e dei video per promuovere insieme le bellezze del paese e valorizzarle unitamente attraverso la rete.
Oltre ad innalzare notevolmente il ritorno sull’investimento del cliente, spesso, grazie al potere della rete, i messaggi arrivano in luoghi impensabili.
Essendo campagne realizzate con soldi pubblici, è giusto che il materiale rimanga patrimonio dell’intera filiera turistica e che qualunque operatore turistico, piccola impresa o soggetto singolo, ne possa fare uso.
Piazze d’Italia è la prima campagna dell’Enit che segue le regole del ‘copyleft’.
Dunque possiamo usarlo per promuovere il nostro Paese; anzi VA USATO liberamente, per promuovere il nostro Paese.
Che troppo spesso ci dimentichiamo, è proprio un bel Paese.
Prima di storcere il naso, guardate il video e capirete perché. 😉

Genitori e figli, in tandem per decidere insieme le regole per l’uso dello smartphone e dei social media

Si chiama Generazioni Internet ed è un’idea che mi cresceva nella testa da un po’.

Poi l’anno scorso è arrivato il Bando Agenda Digitale del Comune di Bologna (#agendadigitaleBo) e insieme a Studio Lost abbiamo pensato di strutturarla e proporla.

E’ accaduto che la nostra idea è piaciuta e così grazie al sostegno di #agendadigitaleBo ora possiamo realizzare il primo laboratorio!

Di cosa si tratta?

Un laboratorio per adulti e adolescenti insieme (l’idea è coinvolgere persone dello stesso nucleo familiare) per co-creare regole condivise efficaci per l’uso di web e social media attraverso computer, tablet e smartphone e farle confluire in un Decalogo per l’uso di Internet, Tablet e Smartphone in famiglia che sarà pubblicato sul sito in licenza CC e reso disponibile perché possa evolversi ed essere adattato alle esigenze delle famiglie che vorranno usarlo.

Quando?

Il laboratorio parte il 6 marzo 2014, dalle 17 alle 19. Le lezioni sono 8 e questi sono i temi:

  • Il mio profilo online (privacy, diffusione dati e foto, gestione delle relazioni) sui social media
  • Uso del web per informarsi e coltivare le proprie passioni
  • Gestione del tempo online e offline
  • Cyberbullismo e legalità
  • Laboratorio di dialogo: aspettative/desideri reciproci nell’uso del Web • Co-creiamo un manifesto di regole condivise

Quanto costa?

Grazie al sostegno di Agenda Digitale, il corso è GRATUITO con un piccolo rimborso per la distribuzione dei materiali di 20 € a persona.

Come ci si iscrive?

Ci si iscrive online qui

 

Social Aperitif a Ravenna con Alessandra Farebegoli e me

Il prossimo venerdì 7 febbraio 2014 sono stata invitata da Organizzare Italia e l’ Associazione Professional Organizers Italia (APOI) a Ravenna per un social aperitif dedicato all’uso dei social network da parte dei ragazzi, per fornire qualche consiglio d’uso ai genitori. 

Sono molto felice di partecipare, anche perché sarò “in coppia” con Alessandra Farebegoli, professionista e blogger che stimo molto.

Questo è il primo di una serie di appuntamenti, a numero chiuso, su prenotazione, che animeranno i venerdì sera ravennati.

Se passate dalle parti di Ravenna, vi invito ad iscrivervi.

Ecco qualche info per farvi capire meglio lo spirito degli incontri e individuare la location.

L’APERITIVO FORMATIVO

ciclo di incontri per imparare SCAMBIANDO, condividere CONOSCENDO, gozzovigliare CRESCENDO.

partire da venerdì 7 febbraio si svolgerà ogni quindici giorni, dalle 19.30 alle 21.00 presso il laboratorio di Annfietta.it (proprio di fronte alla basilica di S. Vitale, in via Giuliano Argentario 21 a Ravenna) il primo ciclo dell’ ‘Aperitivo Formativo’,organizzato dall’Associazione Professional Organizers Italia (APOI) e Organizzare Italia.

Gli incontri sono aperti a tutti e hanno lo scopo di  dare ai partecipanti strumenti, idee, suggerimenti, consigli pratici da ‘portare a casa’ e da utilizzare subito per migliorare o cambiare qualcosa nella propria vita e nel proprio lavoro. I relatori e le relatrici avranno la possibilità di affrontare gli argomenti dal proprio punto di vista e di confrontarsi con il pubblico, in un ambiente informale, conviviale e stimolante. I temi affrontati nel primo ciclo vertono sui  social network e sul loro utilizzo da parte dei figli, si parlerà poi di reti, di spaceclearing e di relazioni e nuovi modi di mettersi in relazione, per offrire spunti di riflessione e consigli pratici su come affrontare i vari impegni, sia lavorativi che privati, in maniera più serena e produttiva.

Gli “aperitivi formativi” sono a numero chiuso, con un massimo di 30 partecipanti per ciascuna serata, la prenotazione è necessaria.

Agli ospiti è  richiesto un contributo di €9,98 per coprire i costi. Prenotazioni suhttp://bit.ly/1mKlook e informazioni su www.apoi.it.

Con la collaborazione di Fattoria La Rondine, Boncellino e Ari Ecoidee, Ravenna.

Le date ed i temi degli aperitivi sono:
Venerdì 7 febbraio 2014
SOCIAL APERITIF – L’USO DEI SOCIAL NETWORK DA PARTE DEI RAGAZZI: ISTRUZIONI PER GENITORI

Relatori: Francesca Sanzo Alessandra Farabegoli
Giovedì 20 febbraio 2014
RETI, IMPRESE, TERRITORIO: LA CENTRALITA’ DELLA PERSONA PER UN NUOVO UMANESIMO ECONOMICO

Relatori: Nicoletta GrassiTiziana LaffiAntonietta Cacciani e Andrea Succi

Venerdì 7 marzo 2014

PRENDI TEMPO – COME GUADAGNARE TEMPO PER SE’ STESSI
Relatori: Sabrina Toscani Alessandra Musumeci

Venerdì 21 marzo 2014
SPACECLEARING: L’ARTE DI FARE SPAZIO 
Relatori: Roberta Francia e Sabrina Toscani

Venerdì 4 aprile 2014
LABORATORIO DELLE RELAZIONI: NUOVI MODI PER METTERSI IN RELAZIONE 
Relatori: Rita VenturiniRoberta Francia e Anna Fietta

L’invito in PDF è scaricabile al link
http://www.apoi.it/wp-content/uploads/2014/01/Aperitivo-Formativo-invito.pdf

Il comunicato stampa è scaricabile al link

http://www.apoi.it/wp-content/uploads/2014/01/APOI-Comunicato-stampa.pdf

Giochi online per bambini: stereotipi di genere

In questi giorni a Bologna il calendario è ricco di eventi legati al Festival La violenza illustrata che fino al 7 dicembre porta in città convegni, arte e cinema per raccontare la violenza sulle donne e riflettere su un’emergenza nazionale degli ultimi anni.

Anche io sono stata invitata, ieri,  a parlare in un posto inusuale, un salone di bellezza che da alcuni anni partecipa attivamente alla manifestazione.

L’evento l’ho presentato su sito di GGD Bologna.

Ho voluto condividere qualche riflessione sugli stereotipi legati al web e mi sono concentrata anche sull’offerta ludica online dedicata a bambini e bambine.

Ecco cosa ho scoperto durante la mia ricerca.

I giochi online dedicati ai bambini e alle bambine in età scolare sono differenziati.

Giochi per ragazzi

Giochi per ragazzi

Giochi di Macchine
Giochi di Moto
Giochi di Abilità
Giochi Sport
Giochi di Memoria
Giochi di Camion
Giochi Didattici
Giochi da Colorare
Giochi Classici
Giochi Cartoni Animati
Giochi Divertenti
Giochi di Intelligenza

 

 

 

 

Giochi per ragazze

giochi-per-ragazze

Giochi per ragazze

Giochi da Vestire

Giochi di Ristoranti

Giochi di Cucina

Giochi di Decorazione

Giochi di Trucco

Giochi per Pettinare

Giochi per Disegnare

Giochi di Baby Sitter

Giochi da Colorare

Giochi di Musica

 

Esistono altri siti esclusivamente dedicati alle bambine come Giochi per bambine e la logica è la stessa, anche se – a onor del vero – qualche minoritario gioco di logica c’è.

Giochi per bambine

giochiperbambine

Giochi per bambine

Vestire
Decorare
Cucina
Trucco
Barbiere
Bellezza
Mascotte

Ci sono anche: Rompicapo,  Moda,  Danza,  Musica,  Disegnare,  Colorare,  Disegno,  Simpatici,  Tavola,  Unghie,  Carte,  Bambole,  Memoria, Ristoranti, Principesse, Abilità, BellSimulazione,  Divertenti, Per Ragazze,  Disegni da Colorare,  Giochi di Puzzle, Unisci i Puntini.

 

Abilità e Memoria vrs Bellezza e Cura

Questa veloce ricognizione del web per bambini offre uno spaccato chiaro di come lo stereotipo di genere resista fortissimo anche online.

Da una parte i bambini vengono coinvolti in attività che ne mettono a fuoco l’abilità, le capacità costruttive, la dinamicità (Macchine, Moto, Sport, Memoria) dall’altra ci si rivolge alle bambine cercando di interessarle a giochi legati all’estetica (Trucco, Bellezza, Moda) o alla cura degli altri e al cibo (Ristorante, Cucina, Baby Sitter).

Il web riflette il mondo facendone parte a pieno titolo e il mondo è un posto in cui gli stereotipi di genere cominciano a conformarci come persone a partire dalla giovanissima età.

La comunicazione, anche online, deve rimanere in allerta di fronte a questi segnali e chi – come la sottoscritta – ci lavora, ha un ruolo fondamentale nell’immissione di punti di vista diversi e critici.

Perché ciò che è più pericoloso è ciò che cominciamo a considerare normale in quando SFONDO e questo non può essere il nostro sfondo.

Su ispirazione di un bel post di In genere (che vi invito a leggere)  ho fatto anche io (ieri) una ricerca su Google.

Ho scritto “Le donne sono” ed ecco come il motore di ricerca (che riflette ciò che viene maggiormente digitato) ha risposto:

 

La strada è ancora molto lunga, anche quella digitale.