Freelance: restyling del sito, ecco le mie scelte
Se sei freelance o libero professionista che dir tu voglia e la comunicazione digitale è strategica nel tuo lavoro (ma ormai, in quale lavoro non lo è?), ciclicamente devi riflettere se il tuo sito rispecchia quello che fai, i tuoi servizi, i punti di forza, i prodotti di punta del tuo catalogo.
Come quando si cammina in montagna, online bisogna viaggiare attrezzati, portare tutto quello che serve per orientare sé stessi e gli altri e partire il più leggeri possibile verso nuove mete.
Oggi ti racconto cosa faccio io di solito e perché ho scelto di modificare la home page e il menu dal punto di vista strutturale e di precisare meglio alcuni contenuti e le etichette con cui mi racconto. Insomma, ti presento un caso di studio: me stessa e il modo in cui procedo per prendere alcune decisioni di comunicazione.
Intanto un’anteprima della parte alta della mia home page:
EVOLUZIONE
Si cresce, si cambia, ci si struttura. Rispetto ai tempi in cui mi proponevo come copywriter o per la gestione dei social media aziendali, oggi il modo in cui faccio consulenza è cambiato: “alleno” professionisti e aziende a scrivere meglio di sé e a gestire in maniera strategica strumenti e contenuti digitali durante ore vive di coaching sulla scrittura e il digitale. Mi piace e sento di avere la giusta empatia per entrare in sintonia con persone e gruppi. Oltre questo, faccio tanta formazione su storytelling, scrittura per il web e social media sia in università che in aziende e per Enti. Al centro di tutto, filo rosso che lega la mia attività di consulente e formatrice a quella di autrice c’è la scrittura autobiografica, tema che mi interessa, sul quale sto terminando il prossimo libro in uscita e che quest’anno mi ha dato grandi soddisfazioni, con workshop che hanno avuto molto successo e durante i quali ho incontrato persone straordinarie. Sentivo che al centro del mio sito dovessero esserci la scrittura autobiografica e il writing & digital coaching.
ASCOLTO
In che modo sono posizionata? Per quale motivo le persone mi conoscono (professionalmente) e mi seguono online? E – soprattutto – sono felice della percezione che hanno gli altri di me o preferirei che mi riconoscessero per altre caratteristiche e servizi?
L’ascolto delle persone che ti seguono e con cui entri in contatto online e poi diventano clienti, frequentatori di corsi, passano dall’essere legami deboli al diventare parte della tua vita (professionale e non) è FONDAMENTALE. Come ti vedono? Perché ti hanno scelto una volta e continuano a scegliere di collaborare con te? Che cosa comunichi loro? Io oggi sono conosciuta per i libri che ho scritto, per il coraggio di raccontare la mia storia, senza omettere fragilità e debolezze ma con ironia e per l’empatia che comunico agli altri durante i miei corsi. Molte persone mi dicono: vorrei riuscire a essere tanto efficace nello scrivere di me, come te. Capacità di narrarsi e di stare in mezzo agli altri con empatia sono caratteristiche che le persone mi riconoscono e mi riportano. Io sono “quella della scrittura autobiografica” o quella che “sa usare bene i social media per raccontare storie che si fanno leggere”. Sono pure quella che “complimenti per il coraggio che hai avuto a cambiare e a raccontarlo con tanta onestà, vorrei tanto imparare come si fa”. Fermo restando che ho lavorato moltissimo per questo e che non succede per caso ma perché ci si comunica in maniera coerente per un tempo discretamente lungo, a me questo posizionamento nella percezione altrui piace moltissimo e volevo che emergesse anche nella mia casa digitale.
CHI DEVE INTERCETTARE IL MIO SITO?
Un tempo il sito doveva servirmi per “farmi conoscere”, oggi non è più così. Non solo perché mi faccio conoscere anche attraverso i diversi profili digitali che ho, ma anche perché dopo 3 libri, un blog che ha 12 anni e una carriera professionale che ne compie 15, di cui gli ultimi 5 da libera professionista, al momento faccio parte di quelli che hanno il grandissimo privilegio di non dovere dire chi sono nella maggioranza dei casi. Consapevole che non è scontato, posso dire che negli anni ho creato una rete virtuosa di contatti, referenze conquistate sul campo e collaborazioni per cui a farmi da commerciale è il PASSAPAROLA tra le persone. Chi mi cerca online lo fa conoscendo già il mio nome o il titolo di un libro, oppure perché qualcuno gli ha parlato di me e vogliono capire meglio con chi hanno a che fare o se sono la consulente giusta per loro.
Il mio sito deve quindi rispondere a tre bisogni:
- spiegare CONCRETAMENTE cosa faccio e come [consulenze, corsi di scrittura autobiografica, formazione in azienda]
- dare accesso ai CONTENUTI NARRATIVI [blog, link alle rubriche esterne con cui collaboro, libri]
- segnalare i prossimi EVENTI cui partecipo sia come AUTRICE, sia intesi come CORSI cui le persone possano iscriversi il più semplicemente possibile.
All’inizio della mia carriera (sono stata freelance 2 volte, la prima non ero abbastanza pronta e a un certo punto sono tornata all’azienda, la seconda è stata la volta giusta!) il mio sito doveva posizionarmi in una CATEGORIA di professionisti, puntava moltissimo su SERVIZI standard che offrivo perché dovevo CONVINCERE le persone riguardo le mie competenze, oggi che sono una vecchia signora che non deve dimostrare più di poter dire di sé di essere preparata in un settore, il mio sito parla con chi è interessato proprio a lavorare con me (siamo in tanti ad occuparci di digitale e scrittura ma io lo faccio nel mio modo, secondo la mia natura e le mie inclinazioni e scegliere di fare un corso o lavorare con me significa farlo in modo specifico: ho concorrenti in quanto formatrice e digital coach, ma non ho concorrenti in quanto Francesca Sanzo formatrice e digital coach).
Poi ci sono i libri: scegliere di scrivere anche autobiografia significa mettere nel mondo il proprio modo di stare al mondo in maniera così esplicita che non avrebbe alcun senso sforzarsi di dover dimostrare qualcosa, ho la fortuna che chi ha letto i miei libri sa già qual è il messaggio che mi piace dare.
Il mio sito deve essere una conferma, un invito, un accesso semplificato a un contatto diretto per chi vuole fare un percorso di consulenza sulla scrittura e il digitale e per chi voglia frequentare un corso di scrittura autobiografica a Bologna e per le aziende o le società di consulenza che hanno sentito parlare di me.
Partendo da questi presupposti, ho chiesto – come sempre – la preziosa collaborazione di Stefano Castelli mio compagno di vita ma anche ottimo project manager e sviluppatore web, lavoriamo tanto insieme e di solito io mi occupo dei contenuti e della comunicazione e lui sviluppa i siti dei nostri clienti. Insieme abbiamo guardato la vecchia home page:
- C’era davvero bisogno di una testata così ingombrante che non portava a nessun contenuto utile? Sono bella, lo so 😉 ma le mie foto possono essere trovate ovunque e la mia immagine è ampiamente circolata, dopo 102 chili sull’anima non c’è bisogno di conquistare il tutto campo in maniera così sfacciata, dove invece potrei essere più funzionale.
- Devo raccontare che faccio la copywriter o forse è meglio dire come funzionano le consulenze su misura e che posso aiutare le aziende che vogliono fare formazione con me a individuare i fondi giusti, grazie ai partner con cui collaboro?
- E per chi mi conosce come autrice e blogger o vuole sapere come vivo oggi la mia relazione tra corpo, mente e sport? Il blog è stato il mio porta fortuna, è la mia memoria storica anche se oggi ho molto meno tempo per scrivere qui (scrivo anche libri e racconti) ed è giusto che abbia uno spazio ben valorizzato anche in home page.
Stefano mi ha fatto delle proposte ed ecco come la home page è cambiata. Ti piace?
E tu – quando pensi al tuo sito che domande ti fai?