La resilienza di Cupido
“Ci sono questi due che si dovevano incontrare ieri, hai presente? Dai, quella scheda che sta sulla mia scrivania dalla settimana scorsa!”
Cupido si sta fumando una sigaretta, sorseggia il suo caffè nel bar che dà sulla piazza di Monte Olimpo e chiacchiera con suo padre Vulcano che si è inventato una seconda vita e adesso prepara cappuccini e spritz.
Il volto è preoccupato, il lavoro nelle ultime settimane ha preso una piega inaspettata e si ritrova con un sacco di pratiche inevase sia alla voce Quelli che ci credono, sia alla voce Incontri occasionali di lingua ma non solo.
Sulla terra si è scatenata un’epidemia influenzale (pare che il paziente zero sia un certo BATMAN, infettato nella sua caverna proprio dai suoi amati pipistrelli) e c’è un gran casino in giro.
Niente a che vedere con la mitica peste del 1348 (allora sì che dovette chiedere lo smart working a Zeus perché non c’era verso di riuscire a fare trasferte e in pochi concupivano con serenità) ma tra delibere e decisioni governative e gente che fa un po’ come vuole, lui ha davvero dei gran problemi a portare a casa i suoi obiettivi settimanali.
C’è una coppia, in particolare, che gli ha tolto il sonno.
Lui si chiama Marco e vive a Milano, lei è Francesca e sta a Bologna. Hanno entrambi 44 anni: single da un po’ e disillusi dall’amore.
Ora, per la Cupido srl è INACCETTABILE che qualcuno sia disilluso dall’amore specie se non ha ancora incontrato una persona che potrebbe essere dipinta su misura per lui o lei.
Cupido è da qualche mese che studia la pratica e si è convinto che Marco e Francesca potrebbero stare davvero bene insieme.
Marco è pignolo, ama stare nell’ordine, fa fatica ad adattarsi ai cambiamenti improvvisi. Francesca è entropia, frasi che non riesce a finire, idee che saltellano nella testa ma non trovano mai la strada giusta per uscire. Marco corre tutti i giorni, almeno un’ora. Francesca pratica lo yoga. Marco va a tutti i concerti che riesce a scovare, ama scoprire sempre nuovi generi musicali, Francesca tiene la musica bassa e preferisce leggere un libro in casa, magari prendendo appunti che non trasforma mai in qualcosa di compiuto.
Entrambi sono soli. Hanno amato qualche volta ma hanno sofferto molto ed è sempre stato faticoso riprendersi dopo una sbornia di pelle, sesso, emozioni.
Cupido è convinto che sia giunto il momento che si incontrino. Entrambi hanno cuori che sono linee rette, dicono sempre quello che provano e di fronte ai sentimenti sono senza pelle. Poi, cosa che Cupido apprezza assai, sono anche chimicamente compatibili come l’ossigeno e l’ozono.
“Io avevo programmato tutto per ieri” dice Cupido con la sua voce roca di fumatore incallito, parlando con il padre, mentre anche Saturno è lì che ascolta, mentre beve al banco un Montenegro e fa finta di rispondere a un SMS. Lui viene da Roma, è qui in trasferta e ha sempre apprezzato molto la giovialità dei greci.
Francesca avrebbe dovuto andare a un concerto di Brunori, SAS a Bologna e Marco sarebbe dovuto essere lì con il suo amico Federico.
Si sarebbero conosciuti in fila, mentre aspettavano di entrare. Marco avrebbe cominciato a raccontare al suo amico di una serie tv che ha appena iniziato a guardare e Francesca, che non riesce mai a farsi gli affari suoi, si sarebbe voltata, nella fila, per dire la sua. Francesca ogni tanto va ai concerti da sola, tanto poi conosce sempre qualcuno, perché ama chiacchierare.
Marco sarebbe rimasto affascinato dal suo sorriso solare, lei dalla sua gentilezza e dagli occhi nocciola. Stasera si sarebbero scambiati l’amicizia su facebook, tra una settimana avrebbero preso una birra con qualche amico a Bologna, tra un mese Francesca sarebbe salita su un treno per passare un fine settimana a Milano, dopo essersi scambiati molte telefonate. Ecco, papà, la mia idea era di far scoccare la scintilla esattamente tra un mese, in zona Garibaldi, a Milano.
E invece niente. Tutto chiuso. Milano e Bologna separate. Due metri di distanza tra le persone, concerti annullati. E tu pensa, papà, che avevo anche già pianificato la loro estate insieme…E invece questi due si stanno ammazzando di libri e serie tv! Mi saltano tanti di quei programmi, devo rivedere tanti di quei destini incrociati per colpa di questo coronavirus che a me verrà il CORONARIE virus se continua così!
“Pid, capisco il problema, a volte bisogna essere resilienti, pensare a trovare soluzioni praticabili, guardare oltre il momento…”
Pa’, ho capito essere resilienti e guardare oltre il momento, ma qui ho dovuto annullare tanti di quegli appuntamenti che come faccio a recuperare? Cioè, a parte Francesca e Marco, che ci tenevo parecchio, ma tu pensa a tutti quelli che approfittano della primavera per limonare, andarsene in giro per aperitivi, conoscere gente e poi, chissà…Mi si stanno accumulando pratiche sulla scrivania nemmeno lavorassi all’INPS!
Per Cupido sono giorni grigi: niente baciarella sotto i portoni, niente sorrisi a sconosciuti che poi diventano conosciuti, niente chiacchiere su panchine fino alle due del mattino.
Finisce il caffè, torna in ufficio e pensa, ripensa, pensa e ripensa. Resilienza: questo è il momento della resilienza. Non posso pensare all’ora, ma devo già cominciare a immaginare il dopo, capire come sistemare le cose, quando tutto riprenderà.
Così gli viene un’idea. Almeno per Marco e Francesca.
Estate 2020
È luglio e fa molto caldo.
Il mondo si sta riprendendo lentamente dalla grande sberla del virus pipistrello. Batman, ogni mattina, fornisce lezioni a distanza di volo gratuite, nella speranza di farsi perdonare.
Chiunque si lava ossessivamente le mani.
Sugli scaffali del supermercato sono tornati disinfettanti e amuchina andati a ruba per mesi e venduti come fossero petrolio. In pochi hanno fatto le vacanze che avrebbero voluto. Per motivi economici e perché il coronavirus ha imposto così tanti confini tra i Paesi che occorre un attimo per tornare alla normalità.
Ci si è adattati.
Francesca avrebbe voluto partire per l’India e Marco aveva in programma il tour dell’Olanda. Sono entrambi a Cervarezza, sull’appennino reggiano.
Lei è a casa di Giovanna, lui campeggia in zona con Federico.
Tutti e quattro hanno appena raggiunto la vetta del Monte Ventasso, ogni coppia di amici per la sua strada. È una bellissima mattina d’estate.
Francesca si sta guardando intorno, respirando profondamente, quando sente delle voci che si avvicinano. Sono Marco e Federico, stanno parlando delle serie tv che hanno visto durante le settimane che hanno trascorso a casa. Francesca si volta, incuriosita dal discorso:
…The Sinner è piaciuta molto anche a me. Bellissima fotografia…