Scrivere testi efficaci per promuovere la tua attività

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Oggi voglio raccontare una storia che ha a che fare con il matrimonio possibile tra scrittura creativa, scrivere online e web marketing: attività che devono sostenersi a vicenda. In questo post avevo dato qualche consiglio per trovare il tuo stile di scrittura  online, oggi mi concentro sulla struttura di un articolo perché sia cliccato e letto e su come scegliere le parole per scrivere un contenuto che funzioni.

Ieri sono stata da una cliente per la quale ho progettato un percorso di digital coaching  e che gestisce un’attività legata al benessere della persona: la sua idea nasce da un sogno, quello di aiutare le donne a sentirsi bene nel proprio corpo e quindi di favorirne la bellezza esteriore, ma solo quando davvero connessa con la consapevolezza interiore.

Mi ha chiesto di aiutarla a comunicare questo messaggio online, perché si è resa conto che finora si è concentrata su campagne di web marketing (invio di newsletter con promozioni, segnalazione sui social media e post sul proprio blog) ma sente che non rappresentano davvero il core business della sua attività.

Oltre tutto, è consapevole che un grande sforzo non le ha portato un commisurato ritorno né di nuove clienti, né di contatti.

Il contesto

Sceglieresti mai il parrucchiere, l’estetista o un massaggiatore da un sito informativo e in cui si da spazio solo alle promozioni dei prodotti e dei trattamenti? No.

Esattamente come per il medico (o l’avvocato), hai bisogno di fidarti, senti che “ti stai mettendo nelle mani di qualcuno” e prima di tutto ti rivolgi ad amici e familiari.

Chi si occupa del benessere della persona, lo sappiamo, specie se ha a che fare con il corpo e – in particolare – con il corpo delle donne, riveste un ruolo molto importante.

La sua vision

Mi sono fatta raccontare per filo e per segno la sua idea, la sua attività, la sua formazione, il perché della scelta del posto in cui si è stabilità e come ha selezionato il team. Abbiamo parlato anche dei trattamenti che riserva alle sue clienti e di alcuni progetti che le stanno a cuore.

Mi ha raccontato tutto con luce e passione negli occhi e nel tono di voce. Ha usato parole semplici, dirette, ha risposto alle mie domande quando non capivo qualche termine “tecnico” e ha usato un linguaggio davvero caldo e coinvolgente, tanto che a un certo punto avrei voluto stendermi su un lettino, farmi fare uno dei massaggi di cui parlava e ribaltare la situazione 😉

La comunicazione online

Quando siamo andate sul suo sito, abbiamo letto insieme alcuni degli ultimi articoli: un profluvio di “trattamento efficace”, “occasione da non perdere”, “risveglio della pelle” dove non c’era quasi traccia della sua passione e di tutte quelle emozioni che ci sono nel suo modo di raccontare.

Le immagini erano state acquistate ed erano le stesse che trovi sul sito di qualsiasi centro estetico e anche su molti magazine femminili.

Non un sito fatto male, sia chiaro, ma con poca personalità e assolutamente simile a mille altri che propongono servizi analoghi.

Mi ha confidato che nell’ultimo periodo il suo sforzo è stato quello di togliere tutto ciò che le sembrava “troppo narrativo” dalle pagine, perché snellire e fare in modo che le persone trovassero subito i link alle promozioni, ai trattamenti e ai prodotti.

Però non è contenta.

E secondo me ha ragione. Un contenuto non deve essere solo informazione e spinta all’acquisto ma può raccontare una storia e attraverso quella storia rendere unico e specifico chi la racconta.

Per altro, in un mondo digitale sovrappopolato, se ti muovi in un settore economico ad alta competitività ma in cui le tue scelte operative e filosofiche fanno la differenza, non puoi permetterti di “omologarti”: forse avrai un sito in cui ci si muove agilmente, ma la tua personalità, il vero motivo per cui io dovrei sceglierti, saranno completamente oscurati a favore dello standard.

Riscrivere: ecco la regola d’oro

Per il nostro prossimo incontro le ho assegnato un compito. Dovrà riscrivere un contenuto. Si tratta di un post in cui spiega un trattamento che ha ideato partendo dall’osservazione del comportamento di alcuni animali e dovrà farlo seguendo questa griglia:

  1. Un titolo che incuriosisce, breve e che in 70 caratteri al massimo spinga la lettrice a fare clic. Le ho consigliato di scegliere una domanda, tipo: “Un massaggio che arriva dal mondo animale: e se facesse bene anche a te?”
  2. Un incipit che spiega SUBITO quale beneficio avrai dal trattamento
  3. Un corpo del testo che racconta l’idea: da dove nasce? come si struttura il massaggio? Perché si è scelto di praticarlo?
  4. Una chiusura con tutte le informazioni utili: quanto dura il trattamento, eventuali link a promozioni e un invito a provare.

Dal punto di vista del tono di voce, le ho chiesto di provare a scrivere in prima persona e di scegliere il SUO STILE. Dunque, non parole anonime ma connotate, le stesse che usa con le sue clienti affezionate, con chi la segue da anni e viene a trovarla anche da fuori città o con me che non la conosco ma desidera raccontarmi perché ha scelto quel lavoro.

Le ho detto che deve immaginare di parlare con una donna vera e insieme abbiamo preparato la carta d’identità di alcune clienti “tipo”, dando loro nome, cognome e vita.

Una volta terminata la riscrittura dovrà leggere e togliere il più possibile: via aggettivi poco concreti, via avverbi, via frasi ridondanti. Voglio la sua passione, l’emozione e voglio un testo che spinga una donna a dire: “Ecco, ho bisogno proprio di questo e me lo merito!”.

“Ma allora il web marketing non serve a niente?” mi ha chiesto prima che inforcassi la bici per tornare a casa.

Le ho risposto che è il web marketing è proprio questo e che non può esistere marketing senza storia e ognuno di noi compra la storia, non la promozione.

Mi ha detto che le faceva strano pensare di dovere “scrivere come parlerebbe a una sua cliente” perché a scuola le hanno insegnato che la scrittura deve fare uno sforzo di “miglioramento” del parlato.

Ma la scrittura non dovrebbe, prima di tutto, arrivare e comunicare?

In quello sforzo di miglioramento, se non si è degli scrittori davvero bravi (e noi per lo più non lo siamo), si nascondono un sacco di magagne che di solito fanno perdere smalto al testo e lo rendono tale quale a una lista della spesa.

E nessuno si innamora di noi in base alla lista della spesa.

[Non ho menzionato direttamente la cliente perché ancora non sa che ho raccontato questa storia, ma spero che mi permetterà di pubblicare il post prima e dopo il suo esercizio, in modo da vedere come è cambiato]. 

2 commenti
  1. Gloria Vanni dice:

    Grazie, Francesca, per questo tuo post.: la tua semplicità e capacità di essere reale mi piace molto. Sei la mia scoperta del 2016 e ho appena adottato questo tuo post in #adotta1blogger, comunità su Facebook, e mi sono iscritta all’8 marzo a Milano 🙂

    • Francesca Sanzo dice:

      Gloria, grazie di cuore! Fai dei complimenti che apprezzo moltissimo perché sono i valori sui cui cerco di fondare il mio lavoro. Mi fa anche felice sapere che mi hai adottata 😉

I commenti sono chiusi.