Evento: Le nuove professioni delle donne #Bologna 15 ottobre 2011
Finalmente ci siamo! Dalla collaborazione tra Donne Pensanti, GGD Bologna e Articolo 37 è nato “Le nuove professioni delle donne”, un evento strutturato in Seminari e Workshop pratici che ha l’obiettivo di far conoscere alle donne le opportunità della Rete in termini di auto imprenditorialità, creatività professionale e possibilità di inventarsi un nuovo lavoro e re-immettersi sul Mercato a qualsiasi età.
L’evento è previsto per il 15 ottobre 2011 a Bologna e si terrà presso le Officine Minganti , ecco il programma
Si parlerà di reti civiche (Iperbole), Video, blogging professionale, network per mettere in contatto donne creative, gestione commerciale grazie alle tecnologie e ci sarà la possibilità di frequentare alcuni workshop tematici dedicati al blogging, alla realizzazione di video, a come aprire una radio on line o gestire una brand community.
Esempi di persone che hanno scelto di usare le tecnologie per promuovere la propria professionalità, per costruirsi un lavoro e nello stesso tempo tararlo sulle proprie esigenze. Racconti di donne che fanno rete con altre donne e che insieme incidono sul territorio e migliorano il Mercato del Lavoro.
Ognuna di noi potrebbe essere la prossima. (In community è attivo un forum di discussione sull’argomento. La rete è una vera opportunità per le donne e per realizzare un lavoro che ci soddisfi?)
Sarà possibile seguire l’evento in streaming.
L’hashtag per twitter è #NPDonne
QUANDO E DOVE
Sabato 15 ottobre 2011 – Bologna presso Officine Minganti,
via della Liberazione, 15 dalle 10.00 alle 18.00.
L’ingresso è gratuito Info:staff@girlgeekdinnersbologna.com
Con il patrocinio di Comune di Bologna – Quartiere Navile, Provincia di Bologna
Vi aspettiamo numerosi!
Leggi le interviste alle partecipanti che usciranno fino al 15 ottobre sul blog Articolo 37
Spero tanto che queste nuove professioni aprano nuove opportunità, vista anche la recentissima strage di Barletta dove sono morte cinque lavoratrici. Penso che dovrebbe diventare il nostro 8 marzo italiano, un massacro se possibile ancora più odioso di quello della Cotton del 1908: quelle lavoratrici infatti erano formalmente in regola con il contratto e qualche giorno prima dell’incidente avevano potuto addirittura protestare pubblicamente, mentre le nostre anche da vive professionalmente parlando erano dei fantasmi. Del resto come ha affermato il sindaco di Barletta: “Non mi sento di criminalizzare chi, in un momento di crisi economica, viola la legge ma assicura lavoro”.